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Gallery mostra Warhol & Friends

Andy Warhol
Duane Michals, 1972

Keith Haring
Untitled, 1983

Andy Warhol
Brillo Soap Pads Box, 1964

Andy Warhol
Duty Free, 1982

Edo Bertoglio
Basquiat's Head, 1980

Andy Warhol
Mao, 1973

Andy Warhol
Superman, 1982 - 1985

Edo Bertoglio
Warhol at Studio '54, 1978

Timothy Greenfield-Sanders
Andy Warhol, 1977

Andy Warhol
Marylin, 1967

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Warhol & Friends

Mostra prorogata fino al 30 giugno 2019

Tra storie di eccessi, trasgressione e mondanità, i protagonisti del vivacissimo clima artistico di una sempre nuova New York come Andy Warhol, Jean-Michel Basquiat, Francesco Clemente, Keith Haring, Julian Schnabel e Jeff Koons, con circa 150 opere dal 29 settembre saranno a Palazzo Albergati di Bologna nella mostra Warhol&Friends. New York negli anni ’80.

Gli anni ‘80 si aprono con l’elezione dell’ex attore Ronald Reagan a Presidente degli Stati Uniti; l’economia si trasforma in finanza e si accumulano ricchezze inimmaginabili; John Lennon muore ucciso sotto casa l’8 dicembre 1980; la borsa di New York crolla e anche il Muro di Berlino; i fatti di piazza Tienanmen, l’invenzione del www e l’impazzare dell’Aids negli USA.

Nel giro di poco l’arte perde, tra gli altri, Keith Haring, il fotografo Robert Mapplethorpe mentre Basquiat muore distrutto dalla droga.

Tra i protagonisti della scena musicale, della fotografia e del cinema, il ticinese Edo Bertoglio, fotografo e autore del film documentario Downtown 81 interpretato da Basquiat, l’artista francese Maripol che realizza l’artwork per l’album Like a Virgin di Madonna, Nan Goldin con i suoi racconti di vita quotidiana. La pittura neoespressionista trova spazio nelle grandi gallerie di SoHo e si relaziona alle esperienze della Transavanguardia italiana con Francesco Clemente e Sandro Chia. Julian Schnabel, David Salle, Robert Longo formano la triade di superstar della pittura americana, che negli anni ‘90 si misurerà anche con il cinema.

Letti troppo spesso come il decennio del disincanto e della superficialità, gli anni ‘80 hanno un loro modo di fare politica in un’esplosione di colori e figure dove l’arte non è solo esperienza visiva.

A raccontare il fermento irripetibile di un decennio che ha visto combinarsi arte, musica, cinema e letteratura - nel momento in cui gallerie e mercato internazionale decretano il clamoroso successo del ritorno alla pittura - a Bologna arrivano Warhol, Haring con Untitled (1983), Schnabel con Dunciad (Trances of Bouboul) del1983, Koons con Art Magazine Ads (1989), Basquiat con Untitled (1983) e Bertoglio con Grace Jones e Madonna (1983), solo per citarne alcuni.

In mostra con 36 opere e 38 polaroid Andy Warhol proprio all’inizio degli anni ‘80 torna al centro della vita artistica e sociale di New York realizzando alcuni tra i suoi cicli più interessanti presenti in mostra come Shoes, Hammer & Sickle, Camouflage, Lenin, Joseph Beuys, Vesuvius, Knives.

Tra pubblicità, commercio, beni di consumo - dai Duty Free ai Levi’s Jeans - il nuovo Andy guarda ancor di più al modo della comunicazione e dei media, avvicinandosi così alla nuova generazione di giovani artisti degli anni ’80 che in lui hanno visto un anticipatore, un vero e proprio guru.

Trasformando in arte i feticci dell’immaginario collettivo americano e anticipando l’instaurarsi del potere dei mass media, Warhol rese icone i personaggi dello star system e i simboli del consumismo: Liza Minelli, Marilyn Monroe e Mao accanto a Campbell’s Soup, Brillo Boxes e il Dollaro, tutte presenti in mostra a Bologna.

 

Con il patrocinio della Regione Emilia Romagna e del Comune di Bologna, la mostra Warhol&Friends. New York negli anni ’80 è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia e curata da Luca Beatrice.

Arthemisia è a disposizione degli aventi diritto – per riproduzioni grafiche, fotografiche e video – con i quali non sia stato possibile comunicare, per eventuali involontarie omissioni o errori di attribuzione.

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Prenota un dog-sitter

Per la prima volta in Italia, grazie alla collaborazione tra Arthemisia e Bauadvisor.it, l'arte è alla portata di tutti.
Se si vuol visitare la mostra e portare con sé il proprio amico a quattro zampe, è possibile prenotare il nuovo servizio di dogsitting.
Ad aspettarvi all'ingresso della mostra ci saranno esperti e appassionati dog sitter e dog walker Bauadvisor che prenderanno in consegna il vostro cane fino alla fine della vostra visita.

Per info e prenotazioni www.bauadvisor.it

GIAPPONE – eventi collaterali

Al Palazzo Albergati di Bologna, prorogata fino al 25 febbraio 2018 una straordinaria mostra dedicata agli artisti che hanno rivoluzionato l’arte nel Novecento: Duchamp, Magritte, Dalì, Ernst, Tanguy, Man Ray, Picabia, Pollock e molti altri, tutti insieme per raccontare un periodo di creatività straordinaria e geniale.

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Eventi collaterali

Eventi collaterali

Le arti tradizionali giapponesi manifestano in maniera ineffabile il senso estetico nipponico: sono arti che spesso usano elementi semplici come la carta, i fiori o l'inchiostro. Nelle loro forme si intuisce lo stretto legame con la cultura shintoista e la filosofia buddhista che in queste arti si rivelano nell'essenzialità, nell'eleganza e nella grazia dell'atto artistico.

I gesti che appartengono a ognuna di queste tradizioni si compongono in un cerimoniale accurato, che mantiene stretto il legame con la classicità del Giappone.

In queste arti è possibile ritrovare il cammino interiore che ogni maestro ha percorso per giungere alla perfezione e all'equilibrio con la natura e il mondo che ci circonda.

 

domenica 8 aprile 2018

Cerimonia del tè: tra forma e vuoto

dimostrazione condotta da Yoko Shimada

La cerimonia del tè, “cha no yu” è una raffinata pratica giapponese definitasi nelle forme attuali oltre 500 anni fa.
Un momento di pacata ed elegante bellezza, di condivisione profonda tra i partecipanti in cui l'azione di preparare, offrire e ricevere il tè si trasfigura in un atto di contemplazione e consonanza con il sé e con il cosmo.
Ogni movimento nella cerimonia è molto preciso e risponde a una funzione specifica: gesti secolari, parole codificate, ringraziamenti, attenzione per l'utilizzo degli utensili e cura per l'ospite. Il suo fine è rilassare e intrattenere piacevolmente, e la forza espressiva e la bellezza dei gesti sono ispiratori di tranquillità e armonia.

L’incontro offre la possibilità di sperimentare questa esperienza grazie alla presenza della maestra Yoko Shimada, esponente di una delle più antiche e importanti scuole di cerimonia del tè, la Omotesenke, giunta con il capofamiglia Jimyosai Sosho alla XIV generazione.

adulti > ore 12, 14.30 e 16.30
durata 30 m
max 25 partecipanti per turno
quota partecipazione adulti > € 19,50

 

sabato 21 aprile 2018

Origami: comunicare la forma degli dei

laboratorio condotto da Noriko Tayama

Considerata per anni un prodotto raro e pregiato, la carta trovava il suo impiego in Oriente nelle cerimonie religiose e nelle occasioni importanti: la sua trasparenza e il suo candore, simboli di purezza, la rendono il mezzo perfetto per comunicare con gli esseri divini.
La parola “origami” è composta dal verbo oru (piegare) e dalla parola kami (carta) e viene comunemente usata per definire una tecnica manuale di piegatura della carta. L'origami giapponese è caratterizzato dalla predilezione per l'astrazione e l'essenzialità delle pieghe: deve essere la fantasia dell'osservatore a completare la figura rappresentata con semplicità ed eleganza. 

L'appuntamento sarà dedicato alla realizzazione di forme e figure ispirate alla natura e all’immaginario della terra del Sol Levante: non esiste forma, colta dalla realtà o astratta, che non possa essere riprodotta nelle linee essenziali e immediate di un origami.

 bambini dai 5 ai 12 anni > ore 15
adulti > ore 16
durata 45 m
max 10 partecipanti per turno
quota partecipazione bambini (*) > € 16,50
quota partecipazione adulti > € 21,50

 (*) L’accompagnatore ha diritto all’acquisto del biglietto ridotto speciale € 10 (+ € 1,50 di prevendita) per poter visitare la mostra insieme al bambino al termine dell’attività

 

domenica 29 aprile 2018

Shodō: la via della scrittura
laboratorio condotto da Hiroko (Kōyō) Saito

L’uso del termine occidentale “calligrafia” non riesce a cogliere perfettamente la natura della pratica legata alla scrittura in Estremo Oriente.
Se per noi la parola evoca esercizi di bella scrittura o la minuziosa e paziente opera di copisti e amanuensi, l’Oriente vi trova affini i campi della pittura, della danza, della musica.
Un lungo percorso di ricerca e di comprensione dell’essenza della vita, racchiuso nei kanji (ideogrammi) che definiscono quest’arte: shodō, comunemente tradotto come arte della calligrafia, contiene la parola arte, scrittura (sho) e la parola via, cammino, ricerca (dō).

Nel corso del laboratorio i partecipanti avranno l'opportunità di conoscere da vicino i principali strumenti e le tecniche alla base dell'arte della calligrafia.

adulti > ore 16 e 17.30
durata 60 m
max 10 partecipanti per turno
quota partecipazione adulti > € 21,50

 

sabato 5 maggio 2018

Kamishibai: storie e immagini dal Giappone

laboratorio a cura di Manekineko

Nata come forma di narrazione per immagini nei templi buddhisti, il kamishibai letteralmente vuol dire "teatro di carta": una valigetta in legno nella quale vengono inserite delle tavole stampate su cui il cantastorie cuce i suoi racconti.
Un’antica quanto moderna forma di narrazione che incanta da generazioni adulti e bambini attraverso il fascino delle storie illustrate.

Manekineko-kai è una associazione di mamme giapponesi residenti in Italia che si occupa di trasmettere ai bambini la cultura giapponese.

bambini dai 5 ani 12 anni > ore 15.30 e 17
durata 60 m
max 20 partecipanti per turno
quota partecipazione bambini (*) > € 16,50

 (*) L’accompagnatore ha diritto all’acquisto del biglietto ridotto speciale € 10 (+ € 1,50 di prevendita) per poter visitare la mostra insieme al bambino al termine dell’attività

 

sabato 12 maggio 2018

Ikebana, alla ricerca dell’armonia della Natura

laboratorio con Yamaguchi Sachiko (scuola Sensyu)

Il fascino di quest’arte risiede nella paradossale capacità di rendere visibile la vita – questo uno dei significati reconditi attribuibili all’ideogramma “ike” che compone il termine ikebana – utilizzando vegetali recisi che, quindi, della vita recano solo il riflesso.
Rametti, fiori, foglie, fili d’erba e germogli: tutto può entrare in una composizione di ikebana.
Sono essenziali l’armonia e la bellezza che scaturiscono dalla ricerca incessante di un equilibrio tra pieno e vuoto, tra la combinazione di colori, forme e linee.

Insegnata ed eseguita in silenzio, l’ikebana nacque intorno al VI secolo in Giappone come offerta religiosa nei templi buddisti: per raggiungere uno stato di pace e concentrazione prima di iniziare una battaglia, il samurai eseguiva l’ikebana per purificare cuore e mente.

 adulti > ore 16 e 17.30
durata 60 m
max 10 partecipanti per turno
quota partecipazione adulti > € 21,50
Materiali a carico del partecipante: vaso basso aperto e largo (ad esempio un piatto fondo)

 

domenica 13 maggio 2018

Il Kimono: indossare un’opera d’arte

dimostrazione di vestizione di kimono con la maestra Yamaguchi Sachiko

La parola kimono significa “cosa da indossare, abito”. 
La semplicità del suo nome, però, nasconde una cultura del vestire antica, raffinata e ricca di varianti e sfumature. I colori e le decorazioni, spesso legati all’iconografia delle stagioni, possono esprimere lo stato d’animo di chi li ha scelti o ancora, se brillanti e vivaci, oppure sobri, l’età della persona che li indossa. 
Accessori e pratiche di vestizione completano la raffinata complessità del kimono giungendo al livello di vere e proprie opere d'arte.

La maestra Yamaguchi, vincitrice del premio d'oro nel concorso di vestizione delle regioni Tōkai e Hokushin-etsu, oltre a dimostrare come un kimono si indossi, fornirà informazioni sulla storia di questo abito e sui significati culturali che lo caratterizzano.

adulti > ore 14.30 e 16
durata 60 m
max 25 partecipanti per turno
quota partecipazione adulti > € 19,50

 

sabato 26 maggio 2018

La potenza del gesto immediato: Sumi-e

laboratorio condotto da Tatsunori Kano

Pochi e semplici elementi caratterizzano questa sublime forma d’arte visiva, che si esprime nella freschezza d’animo, nella concentrazione e nella simbiosi di pennello e inchiostro.
Spesso accompagnata da espressioni poetiche, la tecnica Sumi-e nasce in Oriente attorno al VII secolo d.C. e si diffonde tra i monaci buddhisti Zen e poeti del Giappone: è un’arte che trascina nella meditazione e nella ricerca di un ideale estetico in armonia con le forme e i tempi della natura.

Durante il laboratorio il maestro Tatsunori Kano presenterà gli strumenti pittorici, le tecniche di osservazione del segno ed esercizi manuali per addentrarsi in questa forma d’arte.
La condivisione dell’esperienza del bambino con una figura adulta a lui familiare, permetterà di entrare, anche attraverso il gioco, nel mondo del Sumi-e.

famiglie (coppia genitore-figlio dai 5 ai 12 anni) > ore 16
durata 60 m
max 15 coppie
quota partecipazione bambini > € 16,50
quota partecipazione adulti > € 21,50
Materiali a carico del partecipante: grembiule

 

sabato 10 giugno 2018

L’arte di annodare: i Furoshiki

laboratorio condotto da Nozomi Shimizu

Il furoshiki è un telo di stoffa di forma quadrata che, con tecniche precise di piegamento e annodature, viene usato per avvolgere e trasportare vari oggetti.
L'idea risale al periodo Nara (VIII secolo): una tecnica pratica e utile che nel tempo si è affinata fino a diventare un'arte e che oggi, grazie alla sua versatilità e alla sua sostenibilità ambientale, rivive con grande successo.

Durante il laboratorio verranno illustrate varie tecniche per usare i furoshiki trasformandoli in splendide borse e originali involucri.

adulti > ore 15 e 17
durata 90 m
max 10 partecipanti per turno
quota partecipazione adulti > € 21,50

 La quota di partecipazione è comprensiva di attività, biglietto d’ingresso, audioguida e prevendita (esclusi costi di agenzia) ed è acquistabile esclusivamente online 

Gli eventi sono organizzati in collaborazione con
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24 marzo - 9 settembre 2018

Dal 24 marzo al 9 settembre 2018, Palazzo Albergati di Bologna ospita una grande mostra dedicata al Giappone classico.

Attraverso una selezione di oltre 200 opere, il Mondo Fluttuante dell’ukiyo-e arriva per la prima volta a Bologna, un vero e proprio viaggio alla scoperta dell’elegante e raffinata atmosfera del periodo Edo, l’odierna Tokyo.

Geisha e samurai, donne bellissime ed eroi leggendari, attori kabuki, animali fantastici, mondi visionari e paesaggi bizzarri sono i protagonisti di Giappone. Storie d’amore e guerra.

Tra le opere presenti quelle de i più grandi artisti dell’Ottocento giapponese tra cui Hiroshige, Utamaro, Hokusai, Kuniyoshi, ma la mostra offre un panorama completo anche sulla vita dell’epoca in Giappone, con l'esposizione di vestiti di samurai, kimono, ventagli e fotografie.

Il percorso, sviluppato attraverso dieci sezioni, si snoda tra il suadente mondo femminile delle geisha e delle ōiran (le cortigiane d’alto rango) e il fascino dei leggendari guerrieri samurai, il racconto della nascita dell’ukiyo-e e le famose stampe shunga ricche di erotismo, le opere che ritraggono gli attori del teatro e Kabuki accanto a quelle che rappresentano il mondo della natura in tutte le sue manifestazioni – fiori, uccelli e paesaggi.

Con il patrocinio del Comune di Bologna, del Consolato Generale del Giappone a Milano e della Fondazione Italia Giappone, la mostra è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia e curata da Pietro Gobbi grande studioso dell’arte giapponese.

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Speciale Art City Bologna White Night

In occasione di Art City Bologna White Night, la mostra Duchamp, Magritte, Dalí. I Rivoluzionari del ‘900 sarà aperta fino alle 24 (chiusura biglietteria ore 23) e, a partire dalle ore 19, ingresso per tutti i visitatori alla tariffa speciale € 10