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Biglietti

Intero > € 13,00 (audioguida inclusa)


Ridotto > € 11,00 (audioguida inclusa)

65 anni compiuti (con documento); ragazzi da 11 a 18 anni non compiuti; studenti fino a 26 anni non compiuti (con documento); militari di leva e appartenenti alle forze dell’ordine; portatori di handicap

Ridotto Gruppi > € 10,00

prenotazione obbligatoria, min 15 max 25 pax, microfonaggio obbligatorio

Ridotto Bambini > € 5,00

(bambini da 4 a 11 anni non compiuti)

Ridotto Scuole > € 5,00

(prenotazione obbligatoria min 15 max 25 pax)

Ridotto scuola dell’infanzia > € 3,00

(prenotazione obbligatoria min 15 max 25 pax)

Ridotto Speciale > € 9,00 (audioguida inclusa)

Guide con tesserino se non accompagnano un gruppo; giornalisti con regolare tessera dell'Ordine Nazionale (professionisti, praticanti, pubblicisti)

Omaggio (audioguida inclusa)

Bambini fino a 4 anni non compiuti; accompagnatori di gruppi (1 ogni gruppo); insegnanti in visita con alunni/studenti (2 ogni gruppo); soci ICOM (con tessera); un accompagnatore per disabile; possessori di coupon di invito; possessori di Vip Card Arthemisia Group;
*Diritti di prenotazione e prevendita: - Gruppi e singoli € 1,50 per persona - Scolaresche € 1,00 per studente

Omaggio:

Bambini fino a 6 anni; portatori di handicap motori e invalidi gravi; un accompagnatore per disabile; accompagnatori di gruppi (1 ogni gruppo); insegnanti in visita con alunni/studenti (1 ogni 10 studenti); singoli o delegazioni dell’Amministrazione Comunale; guide turistiche, dietro esibizione del patentino; giornalisti italiani e appartenenti all’Unione Europea, dietro esibizione del tesserino; chiunque visiti il museo nel giorno del proprio compleanno previa presentazione di un documento di identità; soci ICOM (con tessera); possessori di coupon di invito; possessori di Vip Card Arthemisia Group;
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Arthemisia
Salvatore Macaluso - sam@arthemisia.it
press@arthemisia.it T +39 06 69380306

Procedura di accredito in mostra


Il rilascio di accredito da parte dell'Ufficio Stampa avviene unicamente se la visita alla mostra è finalizzata alla realizzazione di un servizio giornalistico.

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Ai giornalisti è comunque riservata la possibilità di accedere in mostra usufruendo del biglietto ridotto previa presentazione, direttamente in biglietteria, del Tesserino d'iscrizione all'Ordine aggiornato. La riduzione non è compatibile con la prenotazione online della visita.

Non si procede ad accreditare i giornalisti a 20 giorni di chiusura dall’evento.

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Mostra Escher

“Sono andato nei boschi di Baarn, ho attraversato un ponticello e davanti a me avevo questa scena. Dovevo assolutamente ricavarne un quadro!”

Con queste parole, Maurits Cornelis Escher allude alla litografia dal titolo Tre mondi, in cui superficie, profondità e riflesso sono poste su un unico piano, quello dell’acqua, che accavalla mondi reali e mondi riflessi fra sogno e geometria, invenzione e percezione visiva, fantasia e rigore. Con oltre 150 opere, tra cui i suoi capolavori più noti come Mano con sfera riflettente (M.C. Escher Foundation), Giorno e notte (Collezione Giudiceandrea), Atro mondo II (Collezione Giudiceandrea), Casa di scale (relatività) (Collezione Giudiceandrea) s’inaugura a Bologna, a Palazzo Albergati, una grande mostra antologica interamente dedicata all’artista, incisore e grafico olandese, che ne contestualizza il linguaggio artistico e racconta l’annodarsi di universi culturali apparentemente inconciliabili i quali, grazie alla sua arte e alla sua spinta creativa, si armonizzano, invece, in una dimensione visiva decisamente unica.
Prodotta da Arthemisia Group e, in collaborazione con la Fondazione Escher, grazie ai prestiti provenienti dalla Collezione Federico Giudiceandrea, curata da Marco Bussagli, la mostra Escher vuole sottolineare l’attitudine di questo intellettuale – perché il termine artista, nell’accezione con cui siamo abituati ad usarlo, pare in parte inadeguato – a osservare la natura in un altro modo, con un punto di vista diverso, tale da far emergere in filigrana quella bellezza della regolarità geometrica che talora diviene magia e gioco.
Non è un caso che la spinta verso il meraviglioso e l’inconsueto sia nata nella mente e nel cuore di Escher grazie allo stupore che provava per le bellezze del paesaggio italiano, dalla campagna senese al mare di Tropea, dai declivi scoscesi di Castrovalva ai monti antropomorfi di Pentadattilo. Su questi paesaggi si allungava il suo sguardo che scorgeva la regolarità dei volumi, la dimensione inaspettata degli spazi, la profondità storica delle città e dei borghi. Fu la dimestichezza con questi luoghi, così diversi dalla dolcezza orizzontale della sua Olanda, a porsi alla radice di un percorso artistico che s’avventurò negli spiazzi sconfinati della geometria e della cristallografia, divenendo terra fertile per giochi intellettuali dove la fantasia regnava sovrana.

Quello di Escher, infatti, è uno sguardo che sa cogliere la realtà del reticolo geometrico dietro le cose, per poi farne le premesse compositive per costruire quelle che più tardi prenderanno il nome di «immagini interiori».

Così, quando lasciata definitivamente l’Italia Escher giunse a Cordova e all’Alhambra nel 1936, il gioco di tassellature – l’elemento di attrazione dell’apparato decorativo di quei monumenti moreschi – fu causa scatenante di un ulteriore processo creativo che coincise con il riemergere della cultura art nouveau della sua formazione artistica. Il percorso della mostra vuole seguire letteralmente lo sguardo di Escher, che ha preso le mosse dall’osservazione diretta e puntuale della natura, sull’onda del fascino che esercitò su di lui il paesaggio italiano. Così, gli occhi del grande artista si sono posati tanto sulle meraviglie offerte dagli scorci del nostro paese, quanto sulle piccole cose, dai soffioni agli scarabei, dalle foglie alle cavallette, ai ramarri, ai cristalli che egli osservava come straordinarie architetture naturali. La mostra dedicata a questo grande intellettuale, mago nell’iper suggestione del disegno, racconta attraverso le opere di Escher la compenetrazione di mondi simultanei, il continuo passaggio tra oggetti tridimensionali e bidimensionali, ma anche le ricerche della Gestalt – la corrente sulla psicologia della forma incentrata sui temi della percezione -, le implicazioni matematiche e geometriche della sua arte, le leggi della percezione visiva e l’eco della sua opera nella società del tempo.

In evidenza
Ammira la retrospettiva dedicata al grande grafico e incisore
Esplora le oltre 130 opere esposte in questa mostra a Palazzo Albergati

Informazioni
Durata
2 ore
Disponibilità
Dal 12 marzo al 19 luglio 2015

Dettagli
Sede
Palazzo Albergati
Via Saragozza, 28 - Bologna

Date
12 marzo / 19 luglio 2015
Infoline
051/0301015

Orari
Da lunedì a domenica
dalle 10 alle 20

Biglietti
Intero / Full price € 13,00
Ridotto / Reduced price € 11,00
65 anni compiuti (con documento); ragazzi da 11 a 18 anni non compiuti; studenti fino a 26 anni non compiuti (con documento); militari di leva e appartenenti alle forze dell’ordine; portatori di handicap; giornalisti con regolare tessera dell’Ordine Nazionale (professionisti, praticanti, pubblicisti).
Ridotto Gruppi / Group Reduction € 10,00
prenotazione obbligatoria, min 15 max 25 pax, microfonaggio obbligatorio
Gruppi Scuole / Schools € 5,00
Prenotazione obbligatoria min 15 max 25 pax. bambini dai 4 agli 11 anni.
Scuola dell’infanzia / Infant School € 3,00
Prenotazione obbligatoria min 15 max 25 pax.
Ridotto Speciale / Special Reduction € 9,00 (audioguida inclusa)
Guide con tesserino se non accompagnano un gruppo.
Omaggio / Free
Bambini fino a 4 anni non compiuti; insegnanti in visita con alunni/studenti (2 ogni gruppo); soci ICOM (con tessera); un accompagnatore per disabile; possessori di coupon di invito; possessori di Vip Card Arthemisia Group.

Come arrivare
Palazzo Albergati si trova a Bologna in via Saragozza 28 ed facilmente raggiungibile con l’autobus. Dalla Stazione Centrale si consiglia di prendere il bus circolare 33, fermata Aldini.Per ulteriori informazioni consultare il sito www.tper.it
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STORIA E ARCHITETTURA DEL PALAZZO

Sulle fondamenta di antichi edifici residenziali posti in Via Saragozza, a Bologna, a partire dal 28 aprile 1519, iniziò la costruzione dell’odierno Palazzo Albergati - edificato dall’omonima e importate famiglia bolognese - previa licenza del Senato bolognese. Il magnifico edifico risulta ancora al centro di un dibattito riguardo l’attribuzione dell’ambizioso progetto architettonico, che se le tradizionali fonti fanno risalire a Baldassarre Peruzzi, quelle più recenti propendono per Domenico Aimo da Varignana.
In una posizione eccezionale rispetto agli altri, Palazzo Albergati primeggia sulla via del centro storico bolognese con la sua lunga facciata di ben 54,70 metri, che assunse la forma definitiva non prima del 1612, corredata dalle finestre in macigno al piano nobile. La semplice facciata, priva di ordini architettonici, fu costruita in laterizio con elementi decorativi in arenaria; presenta due piani, separati da una fascia marca-piano in stile dorico e decorata da metope con patene e bucrani, e culmina in un mezzanino sottotetto. Le finestre inferiori, prive di timpano, sono assai differenti da quelle al primo piano, inquadrate da edicole in stile ionico. Al piano terreno, conformato a scarpa con cordolo superiore e privo di botteghe (caratteristico dell’area ferrarese e bolognese), si aprono due portali: dorico e molto “romaneggiante” quello sinistro, più snello e arcaicizzante quello destro. La parte inferiore del prospetto fu completata nel 1540, come rievoca la scritta “ANNIBALE ALBERGATI MDXXXX”, che immortala chi ebbe un ruolo fondamentale nell’imponente fabbricato.
Superata la cortina unificante della facciata si sviluppano due entità architettoniche autonome: a ovest si insediò il ramo senatorio della famiglia Albergati, mentre a est il ramo secondario che, come risulta dalle immorsature lasciate scoperte in facciata, rimase incompiuta. La distinzione in due parti prosegue nel giardino, separato da un alto muro. Verso via Malpertuso è delimitato dal basso edificio che ospitava le stalle, ora trasformato in garage.

L’INTERNO, IL GIARDINO E LE DECORAZIONI

Entrando dal civico n. 28 di via Saragozza si accede ad un androne che presenta, in alto a destra, una lapide murata che testimonia il passaggio dello Zar di Russia Nicola I nel 1845. Nel sobrio cortile interno quadrangolare che si apre poco dopo a sinistra campeggia dal 2005 la statua in grandezza naturale Il cuoco del Faraone dello scultore Camillo Bersani, del quale altre opere sono visibili nel salone dell’appartamento al primo piano.
Nell’ingresso di un appartamento al piano terreno, unico già noto al pubblico, è il soffitto decorato da Francesco Gessi (Bologna 1588 - 1649) raffigurante Giove strappa la lingua alla menzogna dentro una bianca cornice di stucco esagonale mistilinea con dorature della prima metà del Seicento. Un attiguo camerino di forma rettangolare ha il soffitto interamente coperto di decorazioni a stucco quali cornucopie, cornici a volute, festoni, girali e teste di donna in stile barocco, al cui centro è dipinto un amorino in volo con in mano frecce e faretra, che si può attribuire ad Andrea Sirani (1610–1670). Nel pianerottolo all’ammezzato, dopo una rampa di scale, campeggia una copia del ritratto di Bartolomeo Cesi (1556-1629) raffigurante il Beato Niccolò Albergati (1373-1443). Il dipinto originale fu distrutto in un incendio e ne è rimasta la copia che negli anni Cinquanta fu ereditato da Camillo Bersani, i cui avi alla fine del secolo XIX acquistarono il palazzo dagli eredi di Francesco Cesare, ultimo degli Albergati.

IL RESTAURO DEL PALAZZO E IL FREGIO DI BARTOLOMEO CESI

L’8 agosto 2008 la porzione ovest di Palazzo Albergati fu colpita da un incendio.
I restauri seguiti ai vasti danni hanno interessato in particolare alcuni appartamenti al pianterreno e al primo piano, col totale recupero di tutte le decorazioni pittoriche a fresco, che datano dal secolo XVII al XIX.
Al piano nobile, in seguito ai crolli determinati dal traumatico evento, è stato portato alla luce il fregio con le Storie di Annibale dipinto da Bartolomeo Cesi intorno al 1615 che era rimasto celato sotto la volta dipinta a motivi floreali: quindici scomparti separati da cariatidi dove figurano anche alcuni eventi della Seconda Guerra Punica, chiariti da varie scritte in latino; tra i soggetti di maggiore impatto, il passaggio delle Alpi e le battaglie con l’impiego degli elefanti.
Gli affreschi del Cesi, interprete aulico e neomanierista dell’arte della Controriforma, testimoniano la sopravvivenza della sua bottega di ascendenza cinquecentesca, in dialogo più che in antitesi con la declinazione popolare e naturalistica dei Carracci che il pittore interpreta con grande inventiva, vigore, genio, in contemporanea ai dipinti di stretta osservanza controriformistica prodotti nella sua tarda attività.
I racconti dell'arte. Escher. La mostra di Palazzo Albergati raccontata in anteprima 0

I racconti dell’arte. Escher.
La mostra di Palazzo Albergati raccontata in anteprima

Un'avvicente narrazione artistico-teatrale presenterà in anteprima l'esposizione bolognese dedicata a Mauritius Cornelis Escher. Un racconto coinvolgente e multimediale offrirà al pubblico un'esperienza innovativa.

Una diversa chiave di lettura per conoscere più da vicino i mondi impossibili e gli enigmi visivi del geniale artista olandese.

Faenza


17 FEBBRAIO 2015 - ORE 17.00
Museo Internazionale delle Ceramiche
Viale Baccarini, 19
(prenotazione obbligatoria entro il 15 febbraio)

Ferrara


24 FEBBRAIO 2015 - ORE 17.00
Castello Estense / Sala Imbarcadero,2
Largo Castello,1
(prenotazione obbligatoria entro il 22 febbraio)

Modena


19 FEBBRAIO 2015 - ORE 17.00
Complesso di San Geminiano
Aula Magna - Via San Geminiano, 3
(prenotazione obbligatoria entro il 17 febbraio)

Bologna


27 FEBBRAIO 2015 - ORE 17.00
Biblioteca Salaborsa
Piazza Nettuno,3
(prenotazione obbligatoria entro il 24 febbraio)

Ingresso libero fino ad esaurimento posti; prenotazione obbligatoria


Per informazioni e prenotazioni:
didattica@arthemisia.it
T. 06 915 110 55
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Mostra Escher

Dal 12 marzo al 19 lugio in mostra a Palazzo Albergati il genio di Escher in mostra. Scopri tutte le informazioni sulla mostra.