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Banksy
Girl with balloon
Litografia, 50x70 cm
2002
Pop House Gallery

TvBoy
Love in the time of Covid
Tecnica mista su tela, 120x150cm
2020
Pop House Gallery

Jago
Habemus Hominem, 2009/2016
Marmo, 60x35x69cm
Photo by Jago

Pau
Santa Suerte #2
Plaster – Tela, 100x150cm
2021
Pop House Gallery

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Renoir (1841-1919) Ritratto di Julie Manet, 1894

Pierre Auguste Renoir (1841-1919)
Ritratto di Julie Manet, 1894
Olio su tela, 55x46 cm
Parigi, Musée Marmottan Monet, lascito Annie Rouart, 1993
© Christian Baraja SLB

Camille Pissarro (1830-1903) Boulevard esterni, effetto di neve, 1879

Camille Pissarro (1830-1903)
Boulevard esterni, effetto di neve, 1879 Olio su tela, 54x65 cm
Parigi, Musée Marmottan Monet, dono Eugène e Victorine Donop de Monchy, 1940
© Musée Marmottan Monet, Paris / Bridgeman Images

Claude Monet (1840-1926) Ninfee, 1916-1919 circa

Claude Monet (1840-1926)
Ninfee, 1916-1919 circa
Olio su tela, 150x197 cm
Parigi, Musée Marmottan Monet, lascito Michel Monet, 1966
© Musée Marmottan Monet, Paris / Bridgeman Images

Berthe Morisot (1841-1895) Donna con ventaglio o Il ballo, 1875

Berthe Morisot (1841-1895)
Donna con ventaglio o Il ballo, 1875
Olio su tela, 62x52 cm
Parigi, Musée Marmottan Monet, dono Eugène e Victorine Donop de Monchy, 1940
© Musée Marmottan Monet, Paris / Bridgeman Images

Gallery mostra Warhol & Friends 0

Gallery mostra Warhol & Friends

Andy Warhol
Duane Michals, 1972

Keith Haring
Untitled, 1983

Andy Warhol
Brillo Soap Pads Box, 1964

Andy Warhol
Duty Free, 1982

Edo Bertoglio
Basquiat's Head, 1980

Andy Warhol
Mao, 1973

Andy Warhol
Superman, 1982 - 1985

Edo Bertoglio
Warhol at Studio '54, 1978

Timothy Greenfield-Sanders
Andy Warhol, 1977

Andy Warhol
Marylin, 1967

BARBIE. THE ICON 0

BARBIE. THE ICON

18 maggio 2016 – 02 ottobre 2016

INFOLINE E PREVENDITA.
Tel 051 03 01 015

(attiva dal lunedi al venerdi dalle 10.00 alle 17.00 )

ORARI MOSTRA

tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00

Il suo vero nome è Barbara Millicent Roberts, ma per tutti è solo Barbie. Definirla una bambola è riduttivo. Barbie è un’icona globale, che in 56 anni di vita è riuscita ad abbattere ogni frontiera linguistica, culturale, sociale, antropologica. Per questo motivo la sua figura attrae sempre più l’attenzione come fenomeno culturale e sociologico tanto che istituzioni del calibro del Louvre di Parigi e del Vittoriano di Roma le stanno dedicando mostre personali.

Dopo Milano e Roma, dove la mostra ha riscosso e sta riscuotendo grande successo, il 18 maggio Barbie. The Icon inaugura a Palazzo Albergati di Bologna, dove sarà visitabile fino al 2 ottobre 2016.

Prodotta da Arthemisia Group e 24ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, con il patrocinio del Comune di Bologna e in collaborazione con Mattel, la mostra è curata da Massimiliano Capella, e nella sua tappa bolognese si è arricchita di nuovi prestiti, da alcuni pregiati modelli Vintage degli anni sessanta alle fashion Silkstone Barbie Dolls alle quali è dedicata un’inedita sezione.

Barbie. The Icon racconta l’incredibile vita di questa bambola che si è fatta interprete delle trasformazioni estetiche e culturali della società lungo oltre mezzo secolo di storia ma, a differenza di altri miti della contemporaneità che sono rimasti stritolati dal passare del tempo, ha avuto il privilegio di resistere allo scorrere degli anni e attraversare epoche e terre lontane, rappresentando oltre 50 diverse nazionalità, e rafforzando così la sua identità di specchio dell’immaginario globale.

Dal giorno in cui ha debuttato al New York International Toy Fair, esattamente il 9 marzo 1959, Barbie ha intrapreso mille diverse professioni. È andata sulla luna, è diventata ambasciatrice Unicef e ha indossato un miliardo di abiti per 980 milioni di metri di stoffa. Soprattutto Barbie è cambiata con lo scorrere del tempo, non solo delle mode o della moda, e si è trasformata per essere sempre al passo con il mondo. Ed è diventata una vera e propria icona.

Il percorso espositivo è studiato per offrire diversi livelli di lettura: alle informazioni di approfondimento storico e culturale per il pubblico adulto, si affiancano postazioni pensate per i bambini che, attraverso una serie di attività coinvolgenti, potranno approfondire la storia di Barbie.

BARBIE. THE ICON 0

BARBIE.
THE ICON

18 maggio 2016 – 02 ottobre 2016

INFOLINE E PREVENDITA
T 051 03 01 015

(attiva dal lunedi al venerdi dalle 10.00 alle 17.00 )

ORARI MOSTRA

tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00
(la biglietteria chiude un'ora prima)

Il suo vero nome è Barbara Millicent Roberts, ma per tutti è solo Barbie. Definirla una bambola è riduttivo. Barbie è un’icona globale, che in 56 anni di vita è riuscita ad abbattere ogni frontiera linguistica, culturale, sociale, antropologica. Per questo motivo la sua figura attrae sempre più l’attenzione come fenomeno culturale e sociologico tanto che istituzioni del calibro del Louvre di Parigi e del Vittoriano di Roma le stanno dedicando mostre personali.

Dopo Milano e Roma, dove la mostra ha riscosso e sta riscuotendo grande successo, il 18 maggio Barbie. The Icon inaugura a Palazzo Albergati di Bologna, dove sarà visitabile fino al 2 ottobre 2016.

Prodotta da Arthemisia Group e 24ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, con il patrocinio del Comune di Bologna e in collaborazione con Mattel, la mostra è curata da Massimiliano Capella, e nella sua tappa bolognese si è arricchita di nuovi prestiti, da alcuni pregiati modelli Vintage degli anni sessanta alle fashion Silkstone Barbie Dolls alle quali è dedicata un’inedita sezione.

Barbie. The Icon racconta l’incredibile vita di questa bambola che si è fatta interprete delle trasformazioni estetiche e culturali della società lungo oltre mezzo secolo di storia ma, a differenza di altri miti della contemporaneità che sono rimasti stritolati dal passare del tempo, ha avuto il privilegio di resistere allo scorrere degli anni e attraversare epoche e terre lontane, rappresentando oltre 50 diverse nazionalità, e rafforzando così la sua identità di specchio dell’immaginario globale.

Dal giorno in cui ha debuttato al New York International Toy Fair, esattamente il 9 marzo 1959, Barbie ha intrapreso mille diverse professioni. È andata sulla luna, è diventata ambasciatrice Unicef e ha indossato un miliardo di abiti per 980 milioni di metri di stoffa. Soprattutto Barbie è cambiata con lo scorrere del tempo, non solo delle mode o della moda, e si è trasformata per essere sempre al passo con il mondo. Ed è diventata una vera e propria icona.

Il percorso espositivo è studiato per offrire diversi livelli di lettura: alle informazioni di approfondimento storico e culturale per il pubblico adulto, si affiancano postazioni pensate per i bambini che, attraverso una serie di attività coinvolgenti, potranno approfondire la storia di Barbie.

Gallery delle opere in mostra 0

Gallery delle opere in mostra

Joan Miró
Woman and Birds, ca. 1940
India ink, gouache, and oil wash on paper F. 49x51,8x3,7 cm
Gift of Jan and Ellen Mitchell, New York, through the America-Israel Cultural Foundation
B70.0195
Provenance: Jan and Ellen Mitchell, New York
The Israel Museum, Jerusalem, since 1970
© Successió Miró by SIAE 2017

Renè Magritte
The Handsome Brooder, 1950
Oil on canvas, 58x48 cm F. 74x63,9x7 cm
Gift of Ruth Moskin Fineshriber, New York, through the America-Israel Cultural Foundation
B65.0089
© Renè Magritte by SIAE 2017

Kay Sage
The Upper Side of the Sky, 1944
Oil on canvas, 58,4x71,4 cm F. 65,5x78,5x5,5 cm
The Vera and Arturo Schwarz Collection of Dada and Surrealist Art B98.0570
© Kay Sage by SIAE 2017

Mostra Brueghel 0

Mostra Brueghel

2 ottobre 2015 – 28 febbraio 2016

INFOLINE E PREVENDITA
T 051 03 01 015
( attiva dal lunedi al venerdi dalle 10.00 alle 17.00 )

ORARI MOSTRA

tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00

Mostra Brueghel

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Dopo l’affermato e importante successo della prima mostra dedicata al genio olandese Escher visitata da oltre 175.000 persone, Arthemisia Group prosegue il suo lavoro nelle sale di Palazzo Albergati con un nuovo progetto all’insegna dell’arte, questa volta fiamminga: la mostra Brueghel. Capolavori dell’arte fiamminga. ripercorre la storia, lungo un orizzonte temporale, familiare e pittorico di oltre 150 anni portando a Bologna i capolavori di un’intera dinastia di eccezionale talento attiva tra il XVI e il XVII secolo.
Brueghel, nome di una famiglia diventata nei secoli passati marchio di eccellenza nell’arte pittorica, comprendeva la più importante congrega di artisti fiamminghi a cavallo tra il XVI e XVII secolo interpreti dello splendore del Seicento.
La stirpe che ha meravigliato il mondo con dipinti giunti fino a noi grazie alla preziosità di questi manufatti nota fin dal Seicento, è in mostra a Palazzo Albergati con opere di Pieter Brughel il Vecchio - La Resurrezione (1563 ca) -, Pieter Brueghel il Giovane - Danza nuziale allʼaperto (1610 circa) -, Jan Brueghel il Vecchio - Paesaggio fluviale con bagnanti (1595 - 1600), Jan Brueghel il Giovane - Incontro tra viaggiatori (1630 circa) -, Abraham Brueghel - Grande natura morta con frutta in un paesaggio (1670) -, Ambrosious Brueghel - Natura morte con fiori (1660-65) -, in un’esposizione che - attraverso 110 opere circa - analizza la rivoluzione realista sulla pittura europea nata dal genio della famiglia Brueghel che ha influenzato, attraverso lo sguardo degli stessi inventori, i grandi temi della storia dell’arte occidentale.
Con il patrocinio del Comune di Bologna, la mostra è prodotta e organizzata da Arthemisia Group, nelle sale di Palazzo Albergati dal 2 ottobre 2015 al 28 febbraio 2016, a cura di Sergio Gaddi e Andrea Wandschneider Direttore del Paderborn Städtische Galerie in der Reithalle.
Mostra Escher 0

Mostra Escher

“Sono andato nei boschi di Baarn, ho attraversato un ponticello e davanti a me avevo questa scena. Dovevo assolutamente ricavarne un quadro!”

Con queste parole, Maurits Cornelis Escher allude alla litografia dal titolo Tre mondi, in cui superficie, profondità e riflesso sono poste su un unico piano, quello dell’acqua, che accavalla mondi reali e mondi riflessi fra sogno e geometria, invenzione e percezione visiva, fantasia e rigore. Con oltre 150 opere, tra cui i suoi capolavori più noti come Mano con sfera riflettente (M.C. Escher Foundation), Giorno e notte (Collezione Giudiceandrea), Atro mondo II (Collezione Giudiceandrea), Casa di scale (relatività) (Collezione Giudiceandrea) s’inaugura a Bologna, a Palazzo Albergati, una grande mostra antologica interamente dedicata all’artista, incisore e grafico olandese, che ne contestualizza il linguaggio artistico e racconta l’annodarsi di universi culturali apparentemente inconciliabili i quali, grazie alla sua arte e alla sua spinta creativa, si armonizzano, invece, in una dimensione visiva decisamente unica.
Prodotta da Arthemisia Group e, in collaborazione con la Fondazione Escher, grazie ai prestiti provenienti dalla Collezione Federico Giudiceandrea, curata da Marco Bussagli, la mostra Escher vuole sottolineare l’attitudine di questo intellettuale – perché il termine artista, nell’accezione con cui siamo abituati ad usarlo, pare in parte inadeguato – a osservare la natura in un altro modo, con un punto di vista diverso, tale da far emergere in filigrana quella bellezza della regolarità geometrica che talora diviene magia e gioco.
Non è un caso che la spinta verso il meraviglioso e l’inconsueto sia nata nella mente e nel cuore di Escher grazie allo stupore che provava per le bellezze del paesaggio italiano, dalla campagna senese al mare di Tropea, dai declivi scoscesi di Castrovalva ai monti antropomorfi di Pentadattilo. Su questi paesaggi si allungava il suo sguardo che scorgeva la regolarità dei volumi, la dimensione inaspettata degli spazi, la profondità storica delle città e dei borghi. Fu la dimestichezza con questi luoghi, così diversi dalla dolcezza orizzontale della sua Olanda, a porsi alla radice di un percorso artistico che s’avventurò negli spiazzi sconfinati della geometria e della cristallografia, divenendo terra fertile per giochi intellettuali dove la fantasia regnava sovrana.

Quello di Escher, infatti, è uno sguardo che sa cogliere la realtà del reticolo geometrico dietro le cose, per poi farne le premesse compositive per costruire quelle che più tardi prenderanno il nome di «immagini interiori».

Così, quando lasciata definitivamente l’Italia Escher giunse a Cordova e all’Alhambra nel 1936, il gioco di tassellature – l’elemento di attrazione dell’apparato decorativo di quei monumenti moreschi – fu causa scatenante di un ulteriore processo creativo che coincise con il riemergere della cultura art nouveau della sua formazione artistica. Il percorso della mostra vuole seguire letteralmente lo sguardo di Escher, che ha preso le mosse dall’osservazione diretta e puntuale della natura, sull’onda del fascino che esercitò su di lui il paesaggio italiano. Così, gli occhi del grande artista si sono posati tanto sulle meraviglie offerte dagli scorci del nostro paese, quanto sulle piccole cose, dai soffioni agli scarabei, dalle foglie alle cavallette, ai ramarri, ai cristalli che egli osservava come straordinarie architetture naturali. La mostra dedicata a questo grande intellettuale, mago nell’iper suggestione del disegno, racconta attraverso le opere di Escher la compenetrazione di mondi simultanei, il continuo passaggio tra oggetti tridimensionali e bidimensionali, ma anche le ricerche della Gestalt – la corrente sulla psicologia della forma incentrata sui temi della percezione -, le implicazioni matematiche e geometriche della sua arte, le leggi della percezione visiva e l’eco della sua opera nella società del tempo.

In evidenza
Ammira la retrospettiva dedicata al grande grafico e incisore
Esplora le oltre 130 opere esposte in questa mostra a Palazzo Albergati

Informazioni
Durata
2 ore
Disponibilità
Dal 12 marzo al 19 luglio 2015

Dettagli
Sede
Palazzo Albergati
Via Saragozza, 28 - Bologna

Date
12 marzo / 19 luglio 2015
Infoline
051/0301015

Orari
Da lunedì a domenica
dalle 10 alle 20

Biglietti
Intero / Full price € 13,00
Ridotto / Reduced price € 11,00
65 anni compiuti (con documento); ragazzi da 11 a 18 anni non compiuti; studenti fino a 26 anni non compiuti (con documento); militari di leva e appartenenti alle forze dell’ordine; portatori di handicap; giornalisti con regolare tessera dell’Ordine Nazionale (professionisti, praticanti, pubblicisti).
Ridotto Gruppi / Group Reduction € 10,00
prenotazione obbligatoria, min 15 max 25 pax, microfonaggio obbligatorio
Gruppi Scuole / Schools € 5,00
Prenotazione obbligatoria min 15 max 25 pax. bambini dai 4 agli 11 anni.
Scuola dell’infanzia / Infant School € 3,00
Prenotazione obbligatoria min 15 max 25 pax.
Ridotto Speciale / Special Reduction € 9,00 (audioguida inclusa)
Guide con tesserino se non accompagnano un gruppo.
Omaggio / Free
Bambini fino a 4 anni non compiuti; insegnanti in visita con alunni/studenti (2 ogni gruppo); soci ICOM (con tessera); un accompagnatore per disabile; possessori di coupon di invito; possessori di Vip Card Arthemisia Group.

Come arrivare
Palazzo Albergati si trova a Bologna in via Saragozza 28 ed facilmente raggiungibile con l’autobus. Dalla Stazione Centrale si consiglia di prendere il bus circolare 33, fermata Aldini.Per ulteriori informazioni consultare il sito www.tper.it