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Photos!

Prorogata al 2 ottobre 2022

Palazzo Albergati di Bologna ospita – dall’8 aprile al 2 ottobre 2022 - per la prima volta in Italia, la straordinaria Collezione Julián Castilla con la mostra PHOTOS!

Alfred Stieglizt, Man Ray, Henri Cartier-Bresson, Vivian Meier, Robert Capa, André Kertèsz, Alberto Korda e Robert Doisneau, nonché fotografi spagnoli come Carlos Saura, Ramón Masats, Oriol Maspons, Isabel Muñoz, Cristina García Rodero o Chema Madoz e molti altri sono i protagonisti indiscussi, con i loro memorabili scatti entrati ormai nell’immaginario collettivo come fermo-immagine del secolo scorso, di un viaggio imperdibile nella storia della fotografia.

Un accostamento di oltre 70 opere, di grandi maestri spagnoli e internazionali, che rendono l’esposizione bolognese unica al mondo.

Considerata una delle collezioni private più importanti d'Europa, appartenente a Julián Castilla, noto collezionista d'arte spagnolo, copre più di un secolo di arte fotografica, dalla nascita della fotografia moderna all'inizio del XX secolo a quella attuale del XXI secolo. Una narrazione che passando per la creazione dell'Agenzia Magnum e lo sviluppo del fotoreportage, dall’evoluzione della fotografia di moda, al racconto del presente, si confronta oggi con le sfide contemporanee nell'era digitale.

La maggior parte delle opere della sua collezione storica sono in bianco e nero. L'ultima fotografia, datata febbraio 2005, è degli artisti Christo e Jeanne-Claude, che ritraggono la loro monumentale installazione di 37 chilometri a Central Park, composta da un totale di 7.503 “porte” (pannelli di tessuto arancione). 

La mostra PHOTOS!, con il patrocinio della Regione Emilia Romagna e del Comune di Bologna, in collaborazione con Museo d'Arte Contemporanea di Villanueva de los Infantes, vede come sponsor Poema ed è curata da Cristina Carrillo de Albornoz.

La mostra è prodotta e organizzata da Arthemisia.

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Giovanni Boldini

Dal 29 ottobre 2021 al 13 marzo 2022

In occasione del novantesimo anniversario della sua morte avvenuta a Parigi nel 1931, la cornice di Palazzo Albergati di Bologna - dal 29 ottobre 2021 al 13 marzo 2022 - con oltre 90 opere, ospita una straordinaria mostra dedicata a Giovanni Boldini.
Il fascino femminile, gli abiti sontuosi e fruscianti, la Belle Époque, i salotti: è il travolgente mondo di Giovanni Boldini, genio della pittura che più di ogni altro ha saputo restituire le atmosfere rarefatte di un’epoca straordinaria. Letteratura e moda, musica e lusso, arte e bistrot si confondono nel ritmo sensuale del can can e producono una straordinaria rinascita sociale e civile. La mostra antologica Giovanni Boldini. Lo sguardo nell’anima, sviluppata su un registro narrativo cronologico e tematico al tempo stesso, presenta una ricca selezione di opere che esprime al meglio la maniera di Boldini, il suo saper esaltare con unicità la bellezza femminile e svelare l’anima più intima e misteriosa dei nobili protagonisti dell’epoca. Ecco quindi celebri opere provenienti da collezioni pubbliche e private come Mademoiselle De Nemidoff (1908), Ritratto dell'attrice Alice Regnault (1884), La contessa Beatrice Susanna Henriette van Van Bylandt (1903), La contessa De Rasty coricata (1880 ca.), La camicetta di voile (1906 ca.). Una rassegna che però non si ferma all’esperienza internazionale e creativa di Boldini ma che, attraverso alcune importanti opere di confronto, presenta anche opere di artisti a lui contemporanei quali Vittorio Matteo Corcos, Federico Zandomeneghi, Gustave Leonard De Jonghe, Raimundo de Madrazo, Pompeo Massani, Gaetano Esposito, Salvatore Postiglione, José Villegas I Cordero, Alessandro Rontini, Ettore Tito, Cesare Saccaggi, Paul Cesar Helleu e Giuseppe Giani.

Sponsor e patrocini mostra Giovanni Boldini
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Andrea Pazienza

Dal 7 maggio al 26 settembre 2021

Fino all’estremo. Così si intitolava la prima stesura di quello che sarebbe poi diventato Gli ultimi giorni di Pompeo, il vertice artistico e narrativo di Andrea Pazienza.
Classe 1956, fumettista, disegnatore, illustratore e pittore: Andrea Pazienza è stato - senza alcun dubbio - il massimo esponente di quello storytelling tutto italiano così libero, al servizio di un flusso di coscienza inarrestabile e senza precedenti che da quel momento ha caratterizzato il mondo della nona arte: il fumetto.

A 24 anni dall’ultima mostra antologica del 1997 a lui dedicata nel capoluogo emiliano e dopo tanti mesi di chiusura a causa della pandemia - a dimostrazione che l’arte non arresta mai il suo corso -, dal 7 maggio arriva a Palazzo Albergati di Bologna il genio creativo di Andrea Pazienza, fumettista che con le sue vignette ha cambiato per sempre il mondo del fumetto e che si trasferì all’ombra delle Due Torri nel ’74 per iscriversi al DAMS e iniziare nel ’77 la sua carriera sulle pagine di “Alter Alter”, delineando fino all’84 i tratti del suo periodo più creativo e stimolante.

In mostra oltre 100 opere provenienti dagli archivi delle persone a lui più vicine come il fratello, la sorella, la moglie e altri, tra tavole originali dei fumetti e opere pittoriche fatte con i materiali più diversi: dai pennarelli alle tempere, dalla matite ai colori acrilici e molto altro.
Ad arricchire la mostra anche una selezione di bellissime e storiche immagini del grande fotografo e artista visuale Enrico Scuro.

Partendo dalla sua produzione artistica che poggia sui tre pilastri Pentothal, Zanardi e Pompeo, la mostra è un viaggio nella vita dell’artista e tra le vie di una Bologna resa calda dai movimenti studenteschi del ’77. Un racconto di rivolte, amori, guerre politiche e turbamenti vissuti da una generazione di meravigliosi sognatori che hanno inciso sulla loro pelle una via crucis di libertà e rivoluzione.
A raccontarci tutto questo sono la forza, la potenza e l’urlo espressivo coi quali Andrea Pazienza, nel giro di un solo decennio (muore infatti prematuramente a soli 32 nella sua casa di Montepulciano il 16 giugno 1988), lascia la sua firma indelebile nella narrativa illustrata non solo coi bianchi e neri dell’epopea di Fiabeschi, ma anche coi colori del Giallo Matematico e delle Notti di Carnevale di Zanna, Colas e Petrilli, i pennarelli sui fogli a quadretti coi quali Pompeo correva incontro al suo destino, ma anche tutte quelle meravigliose illustrazioni che - da Betta sullo squalo al Corteo di Bologna - hanno fatto di Andrea Pazienza uno dei più grandi maestri del colore di tutti i tempi.

Con il Patrocinio del Comune di Bologna, prodotta e organizzata da Piuma in collaborazione con Arthemisia e a cura di ARF! - Festival di storie, segni & disegni, la mostra è realizzata con il contributo della Fondazione Cultura e Arte, ente strumentale della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, grazie alla quale tutti i bambini al di sotto dei 12 anni potranno usufruire dell’ingresso omaggio e tutti gli studenti delle scuole secondarie e delle università dell’ingresso ridotto.

La mostra vede come Media Partner BilBOlbul Festival Internazionale di Fumetto e RIFF Rete Italiana Festival di Fumetto.
L’evento è consigliato da Sky Arte.
Il Comune di Bologna, in collaborazione con Bologna Welcome, partecipa attivamente alla promozione della mostra, anche attraverso lo strumento della Card Cultura.

BIOGRAFIA
Il 23 maggio 1956, da Enrico Pazienza e Giuliana Di Cretico, nasce a San Benedetto del Tronto Andrea Pazienza, figura mitica del fumetto italiano e internazionale.
La sua infanzia trascorre tra San Severo, la cittadina pugliese di cui era originario il padre, e San Menaio, frazione di Vico del Gargano. Terminato il liceo, nel 1974 si iscrive al DAMS dell’Università di Bologna, in quelli che sono gli anni più caldi della contestazione giovanile, di cui riesce a cogliere l’essenza nella sua prima storia a fumetti, Le straordinarie avventure di Pentothal, che inizia ad apparire dall’aprile del 1977 sulla rivista Alter Alter.
Sempre nel ’77, insieme a Filippo Scòzzari, Stefano Tamburini, Massimo Mattioli e Tanino Liberatore crea la Primo Carnera Editore e la rivista Cannibale. Dal 1979 al 1981 contribuisce al settimanale Il Male e nel 1980, con il gruppo di Cannibale e con Vincenzo Sparagna, fonda il mensile Frigidaire, sulle cui pagine comparirà il personaggio di Zanardi, che in seguito sarà pubblicato anche da altre riviste, come Alter Alter, Corto Maltese e Comic Art.
Continua a collaborare con le più importanti riviste del fumetto italiane, pubblicando anche su Linus.
Partecipa inoltre alla creazione di Frizzer, mensile che si affianca a Frigidaire, e che cura per i primi numeri anche nella grafica. Partecipa alla rivista Tempi Supplementari e dal 1986 collabora anche con Avaj, supplemento al mensile Linus, con Tango, supplemento del quotidiano L’Unità, con Zut, rivista satirica diretta da Vincino.
Muore il 16 giugno 1988 a Montepulciano.
I fumetti di Andrea Pazienza, negli anni, sono stati pubblicati da Primo Carnera Editore, Editori del Grifo, Rizzoli Milano Libri, Glamour International, Legambiente, Babel Editore, Edizioni ART Core, Edizioni Di, Baldini & Castoldi, Einaudi, Panini, Editoriale Cosmo, Gruppo Editoriale L’Espresso, Fandango Libri e Coconino Press.

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I love Lego

Dal 7 maggio al 26 settembre 2021

Una grande ripartenza a Bologna per Palazzo Albergati: dal 7 maggio - oltre alla straordinaria mostra Andrea Pazienza. Fino all’estremo dedicata al grande artista che con le sue vignette ha cambiato per sempre il mondo del fumetto – sarà aperta al pubblico I LOVE LEGO, la mostra per bambini e appassionati di tutte le età.

In un gioco di colori e prospettive e scenari minuziosamente riprodotti in decine di metri quadrati, I LOVE LEGO presenta in scala ridotta 7 fantastici mondi costruiti con i mattoncini più famosi del mondo: dalla frenesia della città contemporanea alle avventure leggendarie dei pirati; dai paesaggi medievali agli splendori dell’Antica Roma in una riproduzione fedelissima del Foro di Augusto; dalla conquista dello spazio, alla suggestiva riproduzione di un paesaggio artico per arrivare al sorprendente scenario della Liberazione. Queste riproduzioni sono state create da un gruppo di collezionisti tra i più importanti in Europa, che hanno impiegato anni a mettere insieme questa enorme mole di pezzi.

Costruzioni e non solo. Attraverso una “caccia al personaggio” - tra edifici e palazzi, tra galeoni e templi - il visitatore è invitato a cercare personaggi celebri (e non) nascosti all’interno delle installazioni: da Harry Potter a Dart Vader, diversi gli ospiti a sorpresa inseriti nelle divere installazioni che accompagnano nella visita tutti coloro che vogliono divertirsi a scovare tra i mattoncini.

E a dimostrare quanto i moduli più famosi del mondo siano in grado di “creare arte a 360°”, in mostra a Palazzo Albergati è presente una selezione di tele ispirate a grandi capolavori della storia dell’arte reinterpretati e trasformati in “omini lego” dall’artista romano Stefano Bolcato: unendo la sua passione per i LEGO e la sua arte - attraverso una tecnica pittorica ad olio - crea forme di assemblaggio ispirate in particolare modo dal “magnetismo” dei ritratti rinascimentali.

L’esposizione vanta l’eccezionale partnership con Legolize, pagina umoristica che crea installazioni comiche utilizzando proprio i LEGO.

Fondata da tre ragazzi - Mattia Marangon, Samuele Rovituso e Pietro Alcaro - la pagina è nata nel 2016 e attualmente conta più di mezzo milione di fan su Instagram e altrettanti su Facebook. Legolize porterà la comicità all’interno della mostra, con speciali installazioni e “invadendo” i diorami in mostra a Palazzo Albergati.

Fino al 26 settembre, con il patrocinio del Comune di Bologna, la mostra è prodotta e organizzata da Piuma in collaborazione con Arthemisia.

Il Comune di Bologna, in collaborazione con Bologna Welcome, partecipa attivamente alla promozione della mostra, anche attraverso lo strumento della Card Cultura.

CLICCA QUI PER SCARICARE IL MATERIALE STAMPA

Sede
Palazzo Albergati
Via Saragozza, 28
40123 Bologna

Date al pubblico
7 maggio – 26 settembre 2021

Orario apertura
Dal lunedì al venerdì dalle ore 15.00 alle 20.00
Sabato, domenica e festivi dalle ore 10.00 alle ore 20.00
(la biglietteria chiude un’ora prima)

Biglietti
Intero € 12,00
Ridotto € 10,00

Sito
www.palazzoalbergati.com

Ufficio stampa ARTHEMISIA
press@arthemisia.it
+39 06 69380306

Monet e gli Impressionisti 3

Monet e gli Impressionisti

Prorogata fino al 21 febbraio (chiusa il sabato e la domenica)

Dal 1° febbraio riparte l’attività espositiva a Palazzo Albergati di Bologna con i 57 capolavori di Monet e dei maggiori esponenti dell’Impressionismo francese quali Manet, Renoir, Degas e molti altri, provenienti dal Musée Marmottan Monet di Parigi, noto nel mondo per essere la “casa dei grandi Impressionisti”.

Per garantire l’accesso alla mostra nel rispetto di tutti gli standard di sicurezza, a partire da lunedì 6 luglio saranno aperte le prevendite sul sito www.ticket.it. Tutte le informazioni sono disponibili visitando questo sito e il sito:
www.ticket.it
oppure telefonando al numero +39 051 030141.

Si può anche acquistare il biglietto in loco ma è fortemente consigliata la prenotazione.
La mostra sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 20.00 (chiusura biglietteria ore 19.00), mentre resterà chiusa il sabato e la domenica. Potranno entrare 25 persone ogni 20 minuti, per un massimo di 75 visitatori all’ora, con obbligo di indossare la mascherina. Lunedì 1° febbraio la mostra aprirà alle ore 14.00.

LA MOSTRA
Principalmente Monet, ma anche Manet, Renoir, Degas, Corot, Sisley, Caillebotte, Morisot, Boudin, Pissarro e Signac saranno gli indiscussi protagonisti della mostra Monet e gli Impressionisti. Capolavori dal Musée Marmottan Monet, Parigi: un’occasione irripetibile per ripercorrere l’evoluzione del movimento pittorico più amato a livello globale.

Un percorso espositivo che vedrà primeggiare - accanto a capolavori cardine dell’impressionismo francese come Ritratto di Madame Ducros (1858) di Degas, Ritratto di Julie Manet (1894) di Renoir e Ninfee (1916-1919 ca.) di Monet - opere inedite per il grande pubblico perché mai uscite dal Musée Marmottan Monet. È il caso di Ritratto di Berthe Morisot distesa (1873) di Édouard Manet, Il ponte dell’Europa, Stazione Saint-Lazare (1877) di Claude Monet e Fanciulla seduta con cappello bianco (1884) di Pierre Auguste Renoir.

La mostra Monet e gli Impressionisti. Capolavori dal Musée Marmottan Monet, Parigi vuole anche rendere omaggio a tutti quei collezionisti e benefattori – tra i quali molti discendenti e amici degli stessi artisti in mostra – che, a partire dal 1932, hanno contribuito ad arricchire la prestigiosa collezione del museo parigino rendendola una tra le più ricche e più importanti nella conservazione della memoria impressionista.

Con il patrocinio della Regione Emilia Romagna e del Comune di Bologna, la mostra è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con il Musée Marmottan Monet di Parigi e curata da Marianne Mathieu, Direttore scientifico del Museo.

Acquista i biglietti su ticket.it

Visite per famiglie offerte da Generali Italia 0

Visite per famiglie offerte da Generali Italia

Visite per famiglie offerte da Generali Italia

“Valore Cultura” di Generali Italia ti offre un’esperienza dedicata ai tuoi figli e alla tua famiglia: una speciale visita guidata e un laboratorio creativo, permetteranno ad adulti e bambini di conoscere le tecniche di Monet e dei suoi colleghi costruendo insieme il tipico paesaggio “impressionista”.

Durata: 100 minuti circa
Capienza massima: 25 pax di cui max 10 adulti

L'attività è rivolta a bambini dai 4 ai 10 anni.

Per info e prenotazioni clicca sulla data che preferisci:

Prenotabili a partire dal 9 marzo:
giovedì 19 marzo
venerdì 20 marzo
sabato 21 marzo
giovedì 26 marzo
venerdì 27 marzo
sabato 28 marzo

Prenotabili a partire dal 23 marzo:
giovedì 2 aprile
venerdì 3 aprile
sabato 4 aprile
venerdì 17 aprile
sabato 18 aprile

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Terry O’Neill. Icons

Dal 12 luglio all'8 settembre 2019

A Palazzo Albergati arriva Terry O’Neill.
Il grande fotografo britannico, che attraverso il suo obiettivo ha immortalato le grandi Star dagli anni ’60 e ’70, è a Bologna con oltre 60 delle sue più iconiche fotografie.

Nominato da pochi giorni Commander of the Order of the British Empire per il servizio fotografico realizzato in occasione del compleanno della Regina, arriva a Bologna il genio della fotografia Terry O’Neill.
 
Dal 12 luglio all’8 settembre i ritratti iconici che raccontano un’epoca attraverso i volti dei miti del cinema, della musica, della moda, della politica e dello sport. Nelle sale di Palazzo Albergati un’eccezionale retrospettiva dedicata al grande fotografo britannico conosciuto nel panorama mondiale come l’artista che ha saputo ritrarre senza paragoni gli anni ‘60 e ’70.
 
Vivendo tra i miti dello spettacolo e avendo con loro un rapporto di grande vicinanza e complicità, nei suoi cinquant’anni di carriera O’Neill realizza alcuni dei ritratti più autentici: da Frank Sinatra (fotografato nell’arco di trent’anni) a Elvis Presley, da Elton John a Bono Vox, da Elizabeth Taylor a Audrey Hepburn, da Brigitte Bardot ad Ava Gadner fino a Marlene Dietrich.
Tra gli oltre 60 scatti leggendari che hanno catturato momenti cruciali della storia dei più grandi personaggi, una sezione è interamente dedicata a una delle più poliedriche figure dello star system mondiale, icona dandy di stile che ha fortemente influenzato la percezione dell’arte e il mondo della moda di questo ultimo secolo: David Bowie.
 
Terry O’Neill sarà sempre ricordato come un maestro nell’arte dei ritratti fotografici.

Il contributo alla storia della fotografia offerto da O'Neill è consistito nella capacità di creare un nuovo stile di ritratto, più intimo e reale, più in sintonia con lo spirito spontaneo e fresco degli anni Sessanta, senza tuttavia mai sminuire l'aura, il carisma e il mistero del personaggio ritratto", spiega la curatrice Carrillo de Albornoz. "Ogni opera esposta è frutto di una pazienza illimitata, da parte del fotografo, nel ricercare l'angolo perfetto, a volte per mesi interi, mantenendo una salda fiducia in sé stesso e un'idea molto chiara di ciò che voleva ritrarre. Il risultato dimostra una maestria davvero inimitabile.

Con il Patrocinio del Comune di Bologna, prodotta e organizzata da Arthemisia in collaborazione con Iconic Images e curata da Cristina Carrillo de Albornoz, la mostra TERRY O’ NEILL. Icons offre un’ulteriore testimonianza di come il culto della celebrità, leitmotiv degli anni ’60 - ’70, abbia notevolmente influenzato il lavoro degli artisti dell’epoca.   
 
Orario apertura
Tutti i giorni dalle 15.00 alle 20.00
(chiusura biglietteria alle 19.30)
 
Aperture straordinarie
15 agosto 15.00 – 20.00
(chiusura biglietteria alle 19.30)
 
Biglietti
Intero € 8,00
 
Omaggio 
bambini fino a 4 anni non compiuti; soci ICOM (con tessera); un accompagnatore per disabile; possessori di coupon di invito; possessori di Vip Card Arthemisia; giornalisti con regolare tessera dell’Ordine Nazionale (professionisti, praticanti, pubblicisti in servizio previa richiesta di accredito da parte della Redazione all’indirizzo press@arthemisia.it).

Card Musei Metropolitani
Possessori card € 4,00